A cura del professor David Clutterbuck
Il modo in cui un manager si comporta in ogni situazione specifica dipende da molti fattori, compreso il tempo necessario per la preparazione, ma i due fattori più significativi sono lo stile che predilige (in termini di preferenza) in generale e la gamma di opzioni che ha acquisito nel tempo. Il ruolo di un coach o mentore è quello di aiutarli a diventare più consapevoli delle loro preferenze e opzioni, in modo che possano ampliare la gamma di risposte e selezionare quelle più appropriate ed efficaci per ogni situazione.
Il modello dei Sei Stili di intervento di John Heron, che risale al 1975, è un modo pratico per abbinare intuitivamente lo stile e l’approccio alla situazione e all’individuo al suo interno.
Identifica due stili principali di intervento manageriale: Facilitativo e Autorritario, ciascuno con tre sotto-stili.
Lo stile autoritativo, come suggerisce il nome, descrive le persone a cui piace prendere il comando. Le tre scelte che hanno sono:
- Prescrittivo: definire per il dipendente cosa deve essere fatto e come (anche se non viene indicato necessariamente il perché);
- Informativo: attingere all’esperienza personale per mostrare al dipendente cosa fare e a cosa prestare attenzione;
- Confronto: sfidare il loro pensiero, a volte in modo aggressivo, per aiutarli a pensare in modo indipendente.
Lo stile facilitativo parte dal presupposto che i riporti diretti sappiano cosa devono fare e come farlo. I tre approcci in questo caso sono:
- Catartico: intervenire quando sono bloccati o frustrati, dando loro il supporto emotivo per superare i loro blocchi emotivi e trovando insieme una soluzione;
- Catalitico: aiutare il diretto referente a scoprire e riflettere sui propri punti di forza e di debolezza, utilizzando questa conoscenza per trovare il percorso da intraprendere;
- Supportivo: aiutare il collaboratore a costruire la propria fiducia, autostima e senso di contributo all’interno del team.
Il coach o il mentore possono aiutare ed intervenire:
- Incoraggiando il manager a riflettere sulle proprie convinzioni e sulla propria esperienza di come le persone reagiscono ai diversi stili in situazioni diverse;
- Chiedendo “In questo momento di cosa ha bisogno il tuo riporto diretto per lavorare nel miglior modo possibile?”
- Chiedendo: “Cosa potresti imparare provando uno stile diverso o scegliendo opzioni diverse?”
- Rivedendo con il manager la sua esperienza con questi esperimenti, incluso l’utilizzo del feedback con il dipendente.