{"id":4861,"date":"2022-02-21T08:10:55","date_gmt":"2022-02-21T08:10:55","guid":{"rendered":"https:\/\/kingstowncollege.it\/?p=4861"},"modified":"2022-02-21T09:53:10","modified_gmt":"2022-02-21T09:53:10","slug":"i-pericoli-del-wall-to-wall-coaching","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/kingstowncollege.it\/i-pericoli-del-wall-to-wall-coaching\/","title":{"rendered":"I pericoli del wall to wall coaching"},"content":{"rendered":"

\"Persona<\/p>\n

A cura del professor David Clutterbuck<\/span><\/p>\n

\u00c8 comune per i coach essere cos\u00ec concentrati e preoccupati per il benessere dei propri clienti da diventare ignari del proprio e rischiare di trascurarlo. Il coaching, se fatto bene, \u00e8 spesso emotivamente drenante e intellettualmente impegnativo.<\/span><\/p>\n

Di tanto in tanto, ci sono commenti nei social media di coaching su come i coach (e specialmente quelli che lavorano per telefono) possono guadagnare di pi\u00f9 distribuendo pi\u00f9 clienti in un giorno. Tutto ci\u00f2 che serve \u00e8 una certa disciplina personale e un’efficace gestione dei clienti. \u00c8 difficile non rabbrividire a questa miopia egoistica. La realt\u00e0 \u00e8 che il coaching tutto il giorno, con pi\u00f9 candidati, (e in particolare il coaching telefonico, con il suo ambiente di comunicazione relativamente snello) \u00e8 una pratica scadente e dannosa sia per il coach che per il cliente, per i seguenti motivi:<\/span><\/p>\n

    \n
  1. Il cervello umano ha una capacit\u00e0 limitata di concentrazione. La nostra capacit\u00e0 di occuparci pienamente del cliente diminuisce quando il cervello perde energia \u2013 quindi abbiamo bisogno di tempo per recuperare. Se proviamo a fare troppe sessioni in un giorno, diventiamo meno attenti e <\/span>meno premurosi <\/span><\/i>(la ricerca neuroscientifica suggerisce che le aree del cervello legate all’empatia in realt\u00e0 si restringono nel tempo quando le persone non moderano l’intensit\u00e0 della loro concentrazione intellettuale). La creativit\u00e0, la produttivit\u00e0 e la qualit\u00e0 della nostra intuizione soffrono quando il nostro cervello \u00e8 stanco.<\/span><\/li>\n
  2. Quando abbiamo a che fare con molti clienti, la loro individualit\u00e0 tende a confondersi nelle nostre menti, aumentando la probabilit\u00e0 che li oggettiviamo (cio\u00e8, diventano pi\u00f9 clienti e meno esseri umani). Una conseguenza di questo processo nell’assistenza sanitaria \u00e8 che infermieri e terapisti possono diventare desensibilizzati ai sentimenti e ai bisogni dei pazienti.<\/span><\/li>\n
  3. Un coach efficace sperimenta, attraverso la Gestalt, le potenti emozioni provate dai clienti. Se queste emozioni si connettono con esperienze traumatiche, che il coach ha incontrato nella propria vita, l’impatto \u00e8 ancora maggiore. Abbiamo bisogno di tempo tra le sessioni di coaching per affrontare i nostri demoni – per riconoscere i nostri sentimenti (sia i nostri che quelli sentiti indirettamente) e lasciarli andare intenzionalmente. Salvarli per la prossima supervisione non \u00e8 adeguato, perch\u00e9 d\u00e0 troppo tempo per loro di deteriorarsi.<\/span><\/li>\n
  4. Stare seduti troppo a lungo non fa bene alla nostra salute fisica. Non \u00e8 qualcosa per cui i nostri corpi sono stati progettati. L’attivit\u00e0 in piedi (preferibilmente ragionevole vigorosa per ottenere il pompaggio del sangue) aiuta con il nostro pensiero e accelera il processo di rabbocco di zucchero nel sangue nel nostro cervello.<\/span><\/li>\n
  5. Anche il nostro senso di eticit\u00e0 soffre quando non siamo completamente rinfrescati. \u00c8 pi\u00f9 probabile che seguiamo opinioni o supposizioni eticamente dubbie da parte del cliente e meno in grado di distinguere la nostra agenda dalla loro.<\/span><\/li>\n<\/ol>\n

    Quindi cosa pu\u00f2 fare diversamente l coach con un carico di lavoro pesante? Ecco 10 passaggi pratici:<\/span><\/p>\n

      \n
    1. Gestisci il tuo carico di lavoro in modo da avere intervalli frequenti di almeno 45 minuti per riflettere, aggiornare e prendere appunti tra una sessione e l’altra;<\/span><\/li>\n
    2. Se possibile, crea un ambiente di coaching in cui puoi camminare, o almeno stare in piedi, ma assicurati di farlo in un modo che non distragga il cliente;<\/span><\/li>\n
    3. Pianifica come conserverai la tua energia mentale e fisica durante il giorno;<\/span><\/li>\n
    4. Prendi regolarmente la tua “temperatura emotiva” – costruisci nella tua giornata alcuni momenti di onest\u00e0 personale;<\/span><\/li>\n
    5. Assicurati di avere l’opportunit\u00e0 di ridere (la risata \u00e8 un potente restauratore di energia);<\/span><\/li>\n
    6. Meditare per alcuni minuti prima e dopo ogni sessione di coaching;<\/span><\/li>\n
    7. Seleziona i tuoi clienti, ove possibile, per la loro diversit\u00e0: la variet\u00e0 aiuta a mantenere la tua curiosit\u00e0;<\/span><\/li>\n
    8. Lascia andare la necessit\u00e0 di aiutare il cliente a trovare una soluzione: di solito \u00e8 il tuo bisogno, non il loro e ti porta a concentrarti sull’obiettivo, invece che sul cliente. Abbiate fiducia che le soluzioni emergeranno quando il cliente sar\u00e0 pronto per loro! Lasciarsi andare in questo modo riduce notevolmente lo stress che deriva dal preoccuparsi se si \u00e8 abbastanza utili;<\/span><\/li>\n
    9. Sii grato ai tuoi clienti per l’apprendimento che acquisisci da loro e fallo presente quando si verifica. La gratitudine \u00e8 l’ennesimo restauratore di energia!!<\/span><\/li>\n
    10. Monitora le tue sessioni di coaching in termini di stress positivo e negativo. (Lo stress positivo \u00e8 energizzante; lo stress negativo \u00e8 la perdita di energia.) Usa queste informazioni per adattare il tuo modo di fare coaching.<\/span><\/li>\n<\/ol>\n

      La linea di fondo \u00e8 che, se miriamo ad essere centrati sul cliente, dobbiamo guardare prima a noi stessi e a quanto siamo in forma nel corpo, nella mente e nell’anima per il dialogo di coaching.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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