Cosa succede quando l’ascolto attivo incontra il desiderio di esprimere la propria unicità durante un percorso di coaching?
In questo articolo, scritto da Vera Clinco, in arte Tulip – artista, cantante, event manager e coach certificata dal Kingstown College, esploriamo una storia vera che parla di riscatto, creatività, coraggio e trasformazione.
È la storia di Christopher, ma è anche il riflesso di ciò che può accadere quando il percorso di coaching diventa uno spazio sicuro in cui ritrovarsi e ripartire.
L’incontro con Chris
Classe 1993, Chris è un ragazzo di origine liberiana nato a Palermo e cresciuto a Reggio Emilia, un profilo che suggerisce già una grande vivacità e varietà di spunti e caratteristiche.
Ma la storia di Chris ha qualcosa di ancor più eccezionale: all’età di 21 anni, a causa di una malattia autoimmune, perde gradualmente la vista e nel 2018 anche la voce, per complicanze della patologia, venendo sottoposto ad una tracheotomia.
Come ti sentiresti se dopo 20 anni di vita, improvvisamente, ti venissero tolte le normali capacità di vedere e parlare?
È ciò con cui Chris ha dovuto fare i conti, ricostruendo un modo di vivere, pensare e sperimentare la realtà da zero. Ed ecco che, dopo un lungo periodo di profonda e comprensibile difficoltà interiore (quasi come sperimentare un lutto), Chris si fa forza e si avvicina al mondo della crescita personale e alla possibilità di ispirare gli altri con la sua storia.
L’inizio del percorso di coaching
È in questa fase che Chris mi contatta, tramite un messaggio su Instagram, dove mi dedico con costanza alla creazione di contenuti e alla cura della mia community: “Ciao, vorrei fare delle sessioni con te! Come funziona?”
La crescita e la sfida sono reciproche: io, giovane coach alle prese con i miei primi clienti, entusiasta quanto a tratti vessata dalla ben nota sindrome dell’impostore, fisso una chemistry call e mi ritrovo a conoscere questo ragazzo straordinario.
Esplorazione di nuove forme di comunicazione
La prima grande sfida è stata proprio trovare i giusti canali di comunicazione per agevolare le sessioni: Chris non poteva parlarmi e abitando a Reggio Emilia, abbiamo dovuto testare varie modalità.
La prima sessione si svolge in videochiamata, durante la quale utilizza una tastiera per scrivere ciò che vuole dirmi mentre lo vedo sullo schermo; è andata bene, ma per la seconda sessione decidiamo di incontrarci in presenza: accompagnato dalla sorella perché all’epoca temeva di spostarsi da solo – tenetelo bene a mente, perché i progressi sono stati incredibili! – viene a Milano e svolgiamo la sessione in un tranquillo caffè di una zona limitrofa al centro.
Alla fine, optiamo per un percorso in remoto strutturato come durante la chemistry call, ma il contatto diretto è stato molto importante per sciogliere molte tensioni e facilitare la costruzione del nostro rapporto – pertanto, non aver paura di sperimentare forme ibride ove e quando possibile!
L’obiettivo principale: superare la paura di viaggiare
Chris aveva iniziato un percorso con me con l’obiettivo di superare la sua paura di viaggiare nelle sue condizioni attuali.
Questo ha comportato, dopo ovviamente una bella panoramica esplorativa tramite Ruota della Vita, tutto un lavoro non solo tramite il classico modello GROW, ma anche e soprattutto tramite modelli e strumenti di profonda esplorazione e riconnessione quali stato di flusso e VIA character strengths, esercizi quotidiani di journaling, meditazione e visualizzazione e una delicata ma decisa definizione di azioni.
Chris ha tirato fuori e modellato il suo coraggio ed i suoi valori esattamente sulle sue esigenze presenti, imparando ad essere più ricettivo dei suoi bisogni, maggiormente in ascolto e fiducioso delle sue capacità.
Chris sulla Via degli Dei e in Sardegna
Il risultato è stato eccezionale: dopo le prime 3 sessioni da circa 1 ora e 30 l’una, Chris è riuscito ad organizzare una passeggiata al Sentiero degli Dei con un ragazzo conosciuto su un gruppo di viaggiatori su Facebook ed ha vissuto una bellissima esperienza.
Dopo un’ulteriore sessione si è sentito motivato a programmare un viaggio in Sardegna con un’amica, durante il quale ha comunicato con altri ragazzi in spiaggia ed è anche riuscito ad ordinare da solo al bancone del bar.
Il continuo processo di trasformazione tramite il percorso di coaching
Gesti “quotidiani” come questi diventano un incoraggiamento fuori dal comune quando contestualizzati alla preziosa storia di un essere umano. Ed è anche questo che il coaching insegna: fare tesoro di ogni potenzialità, tirarla fuori, lucidarla e migliorarla mentre si conosce meglio sé stessi.
Dopo circa 2 anni e mezzo, Chris ed io siamo ancora in stretto contatto, spesso mi aggiorna dei suoi numerosi progressi e ci forniamo reciproci feedback: gradualmente ha continuato a viaggiare sempre più spesso ed ora fa quasi parte del suo stile di vita; ha preso lezioni di break dance e sviluppato il suo talento per il ballo hip-hop e moderno, mentre studia massoterapia con l’obiettivo di diplomarsi entro fine 2024 e di creare un progetto dedicato al benessere che unisca questi due elementi alla sua irrefrenabile personalità.
Possiamo augurargli il meglio e partendo dal percorso fatto insieme, che ha definito solo alcuni dei primi importanti passi di una promettente coreografia, sono certa che Chris continuerà a stupire durante tutto lo spettacolo della sua vita.
Il percorso di coaching ha fatto emergere una nuova voce
Chris è l’esempio vivente di come la consapevolezza, se coltivata con cura, possa trasformarsi in movimento, espressione e libertà. E dietro a questo percorso c’è l’ascolto, la presenza e la visione di una coach che ha scelto di mettere la propria sensibilità artistica al servizio della crescita umana.
Ti ha colpito la storia di Chris? Vorresti capire meglio come il coaching può aiutarti a riscoprire la tua autenticità, superare blocchi personali o valorizzare il tuo potenziale creativo?
Tulipcoaching nasce proprio per questo: per accompagnarti in un percorso su misura, in cui esprimerti liberamente, con gentilezza e coraggio. Se sei curioso di esplorare come il coaching possa sostenerti in questo momento della tua vita, scrivimi: sarò felice di conoscerti e raccontarti come possiamo lavorare insieme.